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venerdì 13 aprile 2007

PRIMO ALLARME, PRIME RIVOLTE ETNICHE

PRIMO ALLARME, PRIME RIVOLTE ETNICHE

La rivolta della comunità cinese di Milano apre, per la prima volta in Italia, lo scenario della rivolte etniche e delle zone vietate agli italiani ed esentate dal rispetto di leggi e regolamenti. Il semplice tentativo di allargare a questa comunità le stesse misure amministrative a cui sono sottoposti tutti i giorni gli italiani, ha portato centinaia di cinesi per le strade con coltelli e bandiere della Cina Comunista attivamente appoggiati e fomentati da esponenti dei centri sociali.
Sono lampanti le gravissime responsabilità del governo pro-immigrazione di Prodi e della decennale amministrazione locale Cdl –Lega. Si dimostrano ormai solamente propaganda strumentale le parole senza fatti della Lega e del centrodestra. Il centro-destra ha governato l’Italia fino al giugno scorso e, a Milano, la Lega ha sempre governato negli ultimi 20 anni. La tesi in malafede che esistano un’immigrazione buona ed una cattiva; un’immigrazione che lavora ed un’altra che delinque( i cinesi lavorano tutti) oggi viene demolita in modo definitivo e radicale.
Forza Nuova, sola, da sempre afferma che l’ immigrazione è un fenomeno radicalmente negativo e pertanto propone:

1)l’ immediata controllo di tutte le imprese cinesi e la chiusura di tutte quelle che non regolarizzano i lavoratori e utilizzano metodi paraschiavistici.
2) un’ indagine approfondita sulle infiltrazioni mafiose e l’ accertamento dell’origine dei capitali utilizzati per comprare gli esercizi. Chiusura delle banche cinesi per manifesta impossibilità di controllo sulle fonti di finanziamento.
3) espulsione di tutti gli immigrati irregolari e non rinnovo dei permessi di residenza per tutti coloro che siano arrivati in Italia negli ultimi 5 anni.

Forza Nuova si impegna da subito ad riprendere la sua campagna di boicottaggio contro i prodotti cinesi “frutto di illegalità e schiavitù” e in difesa della produzione italiana.

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